peated

glenglassaugh octaves peated batch 2 – 44° alc/vol – speyside -

€ 95,00 Iva Inclusa

Esaurito

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Maturato in “octaves casks” della capacità di circa 75 litri e ottenuti utilizzando le doghe di barili usati,

all’interno di magazzini esposti verso il mare.

Accuratamente selezionato dalla Master Blender Rachel Barrie,

non è filtrato a freddo e non ha addizione di coloranti; è stato imbottigliato a 44%.

Note di Degustazione

Colore: Un bel miele dorato. Aroma: Un intrigante equilibrio tra dolcezza e fumo, speziato dal mare.

Caramello salato, cioccolato al peperoncino e braci ardenti; poi, nell’aria di mare,

pesce affumicato e una zaffata di mango.

Palato: Albicocche, zenzero e salsa di mango, poi evolve verso il bacon e la paprika,

con note di barbecue e legno di acero affumicato.

Finale: Nocciole tostate e frutta speziata, mentre un legno persistente conduce a un finale di sciroppo d’acero salato.

La Glenglassaugh Distillery è situata tra i fiumi Spey e Deveron, sulla costa dello Banffshire, a meno di due miglia da Portsoy, antico borgo di pescatori nelle Highlands.
Venne fondata tra il 1873 e il 1875 da una società composta da Thomas Wilson, un ramaio esperto di alambicchi, James Moir e dai fratelli Alexander e William Morrison.
Costo complessivo dell’operazione: 10.000 Sterline!
Per la costruzione vennero sfruttati tre mulini preesistenti, tra i quali un raro mulino a vento scozzese.
Nel 1887 Alexander Morrison inizia una ristrutturazione radicale della distilleria che prevede nuovi distillatori e nuovi equipaggiamenti.
La sostituzione dei due Pot Still si rese necessaria a causa della qualità incostante del prodotto.
Per ovviare a questo problema si era persino fatta arrivare acqua dalla distilleria di Glenrothes ma i risultati furono insoddisfacenti.
Nel 1892 Alexander Morrison, unico sopravvissuto del gruppo dei fondatori, vende la distilleria a Robertson & Baxter, che a sua volta la girano alla The Highland Distiller Company PLC per 15.000 Sterline.
La storia degli anni seguenti vede una successione di chiusure e riaperture culminate con la chiusura definitiva del Novembre 1986.
Da quella data Glenglassaugh non ha più prodotto una sola goccia di distillato.
Una delle caratteristiche di questa distilleria è quella di non aver mai imbottigliato il proprio Whisky poiché molto richiesto dalle aziende di Blending.
In particolar modo troviamo questo distillato nei Blended Famous Grouse, Lang’s e Cutty Sark.
Le uniche possibilità di degustare Glenglassaugh in purezza sono gli imbottigliamenti dei cosiddetti Indipendent Bottlers.
Nel 2008, per la considerevole cifra di cinque milioni di Sterline, la distilleria viene acquistata dal gruppo Scaent Group che la rimette in funzione ed inizia a porre sul mercato alcuni vecchi barili contestualmente ad un New Spirit con sei mesi di vita.
Si inaugura, verso la fine del 2011, anche il Visitor Center, facendo rinascere una distilleria che sembrava ormai destinata ad essere demolita.
Nello stesso anno esce il primo effettivo release; un Whisky con un invecchiamento di tre anni, il minimo previsto dalla legge.
Oggi, la distilleria di Glenglassaugh, ha una capacità produttiva di ben 1.100.000 litri di distillato